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Laser terapia e laser agopuntura

Laserterapia-laseragopuntura

Francesca Parisi, DVM, SIAV.

La laserterapia è una tecnica terapeutica utilizzata in fisioterapia per il trattamento del dolore e dell’infiammazione osteo-muscolare e in dermatologia per il trattamento delle ferite e delle infiammazioni cutanee.

Il termine LASER è un acronimo che sta per Light Amplification by the Stimulated Emission of Radiation: amplificazione della luce attraverso l’emissione stimolata di radiazioni. Si tratta di una particolare forma di emissione elettromagnetica con caratteristiche di lunghezza d’onda, frequenza ed interazione con la materia peculiari.

La luce laser è caratterizzata da monocromaticità, ovvero la luce emessa è costituita da fotoni di un’unica frequenza e quindi di un solo colore; coerenza, ovvero i fotoni emessi hanno tutti la stessa fase; collimazione, i raggi sono tutti paralleli e quindi il fascio di luce laser è indirizzato in un punto specifico e ristretto. Queste caratteristiche permettono alla luce laser di avere un elevata radianza, cioè una quantità di energia emessa estremamente elevata.

Un dispositivo laser è composto essenzialmente da 4 componenti:

Un mezzo attivo, ovvero un materiale che emette la luce, che può essere sia gassoso (anidride carbonica o una miscela di elio e neon), sia liquido (metanolo, etanolo, ecc.), sia solido (rubino, neodimio o semiconduttori);

Un sistema di pompaggio, che trasmette energia al mezzo attivo.

Un risonatore ottico che intrappola la luce e la elabora grazie a un sistema di specchi semi riflettenti.

Un collimatore, che indirizza la luce.

Le radiazioni prodotte dal mezzo attivo sono indirizzate dal sistema di pompaggio verso la cavità ottica o risonatore e poi orientate verso la zona di uscita che emetterà il raggio laser con le caratteristiche stabilite precedentemente dall’operatore.

I laser utilizzati in medicina possono essere distinti in base alla potenza e alla sorgente.

I laser medicali con potenza di uscita inferiore a 1 W/cm2 sono stati definiti di bassa potenza (LLLT low level laser therapy); conseguentemente, i laser eroganti valori superiori a 1 W/cm2 sono stati definiti di alta potenza (HLLT High level laser therapy). In riferimento alla sorgente, i laser più diffusi sono:

-i laser a semiconduttori (laser diodici)

-i laser a elio-neon

-i laser ad anidride carbonica

-i laser a neodimio-YAG

In fisioterapia e agopuntura si utilizzano principalmente laser a diodi o a neodimio-YAG, a bassa potenza che non emettono calore, suoni o vibrazioni, ma agiscono su quella che viene chiamata biostimolazione. Si ritiene, infatti, che la laserterapia influisca sulla funzione delle cellule del tessuto connettivo, acceleri la riparazione tissutale e agisca come agente antinfiammatorio e antiedemigeno con conseguente effetto analgesico e rigenerativo.

La dose somministrata del laser è espressa in Joule/cm2. Si ricava dal rapporto tra la densità di potenza in uscita del laser (espressa in Watt) moltiplicata per il tempo di esposizione (espresso in minuti secondi), il totale diviso per l’area irradiata (espressa in cm2). I dosaggi variano a seconda del tipo e della potenza del laser utilizzato e possono essere impostati in base all’effetto desiderato.

La durata di una seduta di laser terapia può variare da alcuni secondi a 15-20 minuti in base alla patologia e all’area anatomica da trattare. Anche la frequenza delle sedute dipende dalla problematica del paziente: in genere si consigliano 5-10 sedute a distanza di 3-5 giorni l’una dall’altra, ma sarà il medico esperto in laser terapia a stabilire il corretto protocollo personalizzato per ciascun paziente.

Un’interessante applicazione della laser terapia è quella che si può fare in medicina tradizionale cinese, specialmente in campo veterinario. Sfruttando le proprietà di biostimolazione della luce laser e la sua caratteristica stimolazione indolore, si possono trattare punti di agopuntura secondo la diagnosi specifica del paziente, sostituendo la stimolazione con aghi con la stimolazione laser, facilitando il trattamento per quei soggetti che difficilmente accettano gli aghi.

A partire dagli anni ’60 del secolo scorso, vari ricercatori, soprattutto di lingua tedesca si sono dedicati all’applicazione dei laser a bassa potenza sui punti di agopuntura. La crescita dei lavori scientifici è stata considerevole e ad oggi troviamo ben 1145 lavori scientifici pubblicati, condotti in tutti i campi di applicazione dell’agopuntura.

I vantaggi della laser agopuntura sono essenzialmente due:

esatta quantificazione dell’energia somministrata in Joule, quindi possibilità di valutare parametri oggettivi

completa assenza di dolore durante la stimolazione.

A secondo delle modalità applicative distinguiamo diversi tipi di laser-agopuntura:

“laser agopuntura” ovvero la stimolazione sequenziale di ognuno degli agopunti prescelti mediante un unico manipolo laser.

“auriculo laser agopuntura” ovvero l’utilizzo sui punti dell’orecchio di particolari frequenze di emissione del laser.

“laser needle agopuntura” ovvero il posizionamento superficiale sulla cute di più sorgenti laser, le quali stimolino contemporaneamente diversi agopunti ed eroghino simultaneamente lo stesso o diversi stimoli luminosi.

“laser moxibustione” ovvero la stimolazione degli agopunti tramite una sorgente HLLT, laser ad alta potenza. Con questa metodica si riduce il rischio di ustioni del paziente attraverso un maggiore controllo della temperatura, e non si ha la produzione di odori e fumi, che per alcuni pazienti possono essere mal tollerati.

“ago laser”, viene infisso in un punto di agopuntura un ago per infiltrazioni in cui è inserita una fibra ottica che veicola all’interno del punto di agopuntura la radiazione laser.

Le lunghezze d’onda laser utilizzate per questo tipo di terapia rientrano nella finestra terapeutica, tra i 600 e i 1070 nm, e la potenza di uscita considerata è generalmente di almeno 10mW. La dose minima efficace per stimolare un punto di agopuntura è considerata di 1,3 J/cm2.

Per quanto riguarda la frequenza di stimolazione, espressa in Hertz (Hz), molti strumenti laser possiedono dei programmi di stimolazione degli agopunti pre-impostati che seguono le frequenze fisse stabilite secondo gli studi di Nogier o di Bahr. Altri strumenti danno la possibiltà di selezionare manualmente la frequenza desiderata per la stimolazione di ciascun punto. Se si ha questa possibilità è interessante creare manualmente un programma specifico per la stimolazione di ciascun meridiano. Secondo gli studi del Dott. Reininger infatti, ciascun meridiano possiede una caratteristica frequenza di risonanza propria e distinguibile dalla frequenza di altri punti presenti su altri meridiani. Si può quindi impostare un programma specifico per ciascun meridiano, con una dose di trattamento per ciascun punto compresa tra 1,5 e 2 J/cm2 e la frequenza specifica di meridiano secondo il seguente schema:

Bisogna però considerare che in laser-agopuntura l’azione terapeutica maggiore è esercitata dall’agopunto stesso e solo marginalmente collegabile a quelle che sono semplici modalità di stimolazione.

Sappiamo infatti che gli agopunti possono essere stimolati attraverso diverse vie: possiamo massaggiare il punto con le dita praticando digitopressione; possiamo stimolare il punto attraverso calore indiretto, mediante la combustione di artemisia vulgaris, parleremo allora di moxibustione; possiamo stimolare gli aghi con corrente elettrica con frequenze e ampiezze d’onda specifiche, parleremo allora di elettroagopuntura; semplicemente possiamo inserire aghi metallici nei punti di agopuntura praticando una classica stimolazione con aghi.

Alla base di tutte queste tecniche applicative è fondamentale lo studio e la ricerca della radice del problema dal punto di vista energetico della medicina tradizionale cinese. Solo una corretta diagnosi energetica e dunque un’accurata scelta degli agopunti specifici per il singolo soggetto, permette di raggiungere gli obiettivi terapeutici prefissati.

Bibliografia:

– Petermann, U. Laser Acupuncture and Local Laser Therapy in veterinary medicine with overview of applied laser type and clinical uses, AJTCVM 2017, vol. 12, n. 1, p 90. Ambrosanio A., 2016, Laserpuntura nel miglioramento della performance sportiva del Barrel Racing Horse. Tesi SIAV

– Baxter GD, Bleakley C, McDonough S., 2008, Clinical effectiveness of laser acupuncture: a systematic review. Journal of Acupuncture and Meridian Studies

– Lamontanara C., 2016, Studio comparato a confronto del laser e dell’agopuntura nelle patologie dell’arto anteriore del cane. Tesi SIAV

– Looney A.L., Rothstein E., 1998, Use of acupuncture to treat psychodermatosis in the dog. Canine Practice

– Marques VI, Cassu RN, Nascimento FF, Tavares RCP, Crociolli GC, Guilhen RC, Nicácio GM, Laser Acupuncture for Postoperative Pain Management in Cats

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